GENNAIO 2018
C’è chi lavora con passione, produce e crede nella potenzialità dei propri prodotti… e questo è un buon inizio.
Sono nel Bleggio a Santa Croce dove Luca Caliari (cavic ) ha costruito un bell’agriturismo e coltiva 5 ettari di campagna; 3 usati per la produzione di mele e 2 per l’uva.
Il vitigno in cui crede di più è il Kerner, questo fa parte dei semiaromatici ed è stato creato in Germania nel 1929 incrociando Trollinger (Schiava grossa) a Riesling renano mentre il nome è un tributo a Justinus Kerner medico e poeta famoso per le poesie sul vino.
E così Luca decide di integrare con una nuova attività : la vinificazione.
Ho avuto il piacere di poter passare una serata con altri appassionati di vino nella sua cantina ad assaggiare dalle diverse botti e anfore i suoi vini ancora in fase “sperimentale” nel senso che deve ancora definire con quali bottiglie uscirà sul mercato, quante e quali linee tenere: fra macerazione e vinificazione classica, fra anfora e acciaio, ma anche fra i vitigni: Kerner, Pinot grigio e Solaris; così come le bottiglie e le etichette che sono in fase di studio.
Passiamo ora alla degustazione tenendo presente che la maggior parte dei campioni sono prelevati dalle botti di acciaio o dalle anfore, quindi non ancora pronti.
Il Pinot grigio 2017 sta maturando in anfora, la scelta di Luca è per una vinificazione in rosato. Bene colore e profumi, in bocca l’acidità è ancora aggressiva ma i presupposti per un buon vino ci sono…aspettiamo.
Due Solaris 2017:
1) vinificato per essere una base di spumante, vendemmiato in anticipo l’acidità e la struttura mi fanno pensare ad un risultato interessante
2) vendemmiato dopo una settimana molto soleggiata rispetto a quello sopra, i profumi sono più intensi e la struttura più morbida, vino pulito e già piacevole.
Kerner: qui gli assaggi sono stati diversi fra macerati e non, fra acciaio e anfora e annate diverse: 2017 – 2016 – 2015 – 2013 i risultati sono diversi mentre le potenzialità di questo vitigno, che conosco ancora poco, sorprendenti.
Ho trovato molto interessante la vinificazione in acciaio con profumi di idrocarburi, vegetali, agrumati, e con una freschezza affilata su una buona struttura, bene anche la persistenza.
una nota di elogio per il 2013 che è riuscito ad entusiasmarmi…
La vinificazione con macerazione dà più complessità olfattiva e più morbidezza, quindi più equilibriato verso la nota della freschezza tipica del vitigno.
Interessante la macerazione in anfora che a parità di annata riesce a dare un evoluzione e un’ eleganza maggiore.
Conclusione: cantina che ha i presupposti giusti per partire bene e da rivisitare quando è a regime fosse anche solo…perché fa un Kerner che mi piace!