Al momento stai visualizzando Visita all’azienda Francesco Poli
vini cantina Poli Francesco

NOVEMBRE 2017

Sono a Santa Massenza, piccolo paese famoso fin dal 1800 per la produzione della grappa, dove trovo la famiglia Poli… beh sono tutti Poli qui, e probabilmente anche parenti visto che siamo in un paese di 100 abitanti e 5 distillerie: Casimiro di Bernardino Poli, Maxentia di Enzo Poli, Giovanni Poli, Mauro e Giulio Poli e quella di cui vi parlo oggi, Francesco Poli.

Azienda di vignaioli e distillatori da sempre, ora gestita dal figlio Alessandro, inizia nel 1998 con la coltivazione biologica, successivamente integrata con tecniche biodinamiche, 7 sono gli ettari coltivati.

La Schiava, il Rebo, il Lagrein ed il Cabernet Sauvignon sono i vitigni a bacca rossa coltivati nei vigneti adiacenti all’azienda mentre in località Naran, a 550 metri ai piedi del Monte Gazza e della Paganella, sono piantati dei vitigni resistenti che non necessitano di trattamenti antiparassitari: il Bronner e il Solaris con i quali produce “Naranis”, un vino di montagna a impatto zero.

Altro vitigno coltivato in un appezzamento collinare sovrastante il lago di Santa Massenza, è la Nosiola che si presta a diverse espressioni di vinificazione, viene usata per un vino frizzante ottenuto con metodo ancestrale, uno fermo con surmaturazione, macerazione e invecchiamento in acacia e infine per il pregiatissimo Vino Santo ottenuto dopo un asciugatura naturale in arele grazie all’influenza dell’Ora (vento del Garda) per un periodo di circa 5/6 mesi, la resa di questa uva è pari a circa il 20% , la fermentazione è lunga e l’invecchiamento in barrique usate di acacia altrettanto; passano circa 6 anni prima che possa entrare in commercio.

Degustazione

Nosiola belle 2015

Imbottigliata aggiungendo il mosto di Vino Santo in fermentazione per la rifermentazione in bottiglia.

Vino frizzante con profumi netti di lieviti e nocciola in bocca il sorso ha una buona beva sia per freschezza che per sapidità.

Naranis 2016

Solaris e Bronner i vitigni resistenti.

Colore paglierino carico, profumo floreale e fruttato con note vegetali, sorso morbido e struttura riescono ad equilibrare bene l’acidità, penso che il bronner riesca a dare più equilibro rispetto ai vini con solo Solaris e anche una nota più minerale. Vino longevo.

Majano 2015

Nosiola che passa 15 giorni circa in casette per una leggera surmaturazione, poi una settimana sulle bucce e circa 1anno in legno di acacia.

I profumi sono dolci con note mielate e di nocciola, la struttura è buona e la morbidezza si contrappone bene alla sapidità e all’acidità. Buona la persistenza aromatica.

Massenza Rosso 2015

Fatto con uve di Rebo, ha un colore rubino mentre le note olfattive virano su sentori erbacei/vegetali e fruttati, in bocca il tannino si fa sentire e nella persistenza ritrovo le note vegetali del naso.

Lagrein 2014

Passa circa 18 mesi in legno questo vino frutto di un’annata piovosa.

I profumi sono speziati,vegetali e fruttati mentra la beva asciutta e aromatica dà una bella bevibilità.

Reboro 2010

Uve di Rebo appassite per circa un mese, lieviti spontanei e 3 anni in legno misto.

Colore intenso,profumi speziati, fruttati e vegetali ha bisogno di tempo per aprirsi, il sorso è pieno e appagante nonostante l’alcol risulti ancora non perfettamente amalgamato, la persistenza è lunga.

Vino Santo 2003

Giallo dorato ha un ampio ventaglio di profumi dove primeggia l’albicocca, il miele,la frutta secca è una chicca di equilibrio eleganza lunghezza e piacevolezza. Ha davanti a sè ancora diversi anni di longevità.

Francesco Poli

Se ti piace questo articolo condividilo